La mia conoscenza e stima nei confronti di Enzo risale al 2005 quando lo coinvolsi nella realizzazione dell’indagine e del libro “Caselli forestali in provincia di Reggio Cal.”
Formatosi in ambito televisivo si è specializzato in reportages fotografici legati all’antropologia ed all’ambiente. Nel 2009 ha realizzato l’archivio fotografico dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, numerose le mostre fotografiche in Italia ed all’estero, le pubblicazioni per importanti case editrici ed Enti. Nel settore multimediale vanta premi al Festival Euromediterraneo di Altomonte e al Premio Internazionale Turismo Ambientale.
È Presidente dell’Associazione Aspromedia che riunisce professionisti con pluridecennale esperienza nel campo della fotografia naturalistica, della produzione documentaristica, dello studio del territorio nelle sue molteplici componenti nonché nel campo dell’educazione, formazione ed informazione ambientale. L’Associazione è iscritta all’Albo degli Operatori ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) per volo in “Operazioni critiche” con drone.
Ed Enzo ha ben seminato se Antonio, il figlio ventenne, si sta velocemente affermando nel settore fotografico. Data la giovane età eccelle nell’uso di apparecchiature sempre più tecnologicamente avanzate. Ha conseguito diversi attestati come pilota di drone ed ha già vinto alcuni premi nazionali con cortometraggi e documentari.
L’Aspromonte è una montagna “fotogenica”, vale a dire si presta a mille letture e quindi rappresentazioni fotografiche. Vi offro pertanto lo sguardo di Maurizio Polimeni, amico col quale ho condiviso i primi passi scoutistici in Aspromonte.
Bancario di professione, è nato e vive a Reggio Calabria la città che ama, nonostante tutto. Scopre per caso la passione della scrittura con cui si afferma in diversi concorsi letterari per racconti, narrando storie brevi di impronta “gialla” (anche sui Gialli Mondadori n.1389 e 1396) e di delitti, ma anche della magia e del fascino della propria terra.
È sempre stato affascinato anche dalla fotografia di cui si considera un “dilettante appassionato” e, oltre alle foto di eventi sportivi delle squadre di calcio e di basket della sua città, ama ritrarre la natura, i colori e i volti delle terre d’Aspromonte. Vincitore nel 2017 del Concorso del Borgo di Gallicianò del 2017–sezione fotografia.