Quella che descriviamo è una proposta di route in Aspromonte per scout. Il percorso è stato rodato da Gruppi scout reggini ed elaborato in base alla conoscenza del territorio di Alfonso Picone Chiodo e Francesco Manti. È comunque un percorso impegnativo.
Grande cura e massima attenzione sono state poste, nel redigere questa proposta, per garantire l’attendibilità e l’accuratezza delle informazioni. Tuttavia, i dati possono presentare errori di aggiornamento o di georeferenziazione. Si declina quindi ogni responsabilità per eventuali variazioni successive alla rilevazione dei dati e in ordine ad eventi dannosi che possano derivare dall’utilizzo delle informazioni fornite. Con largo anticipo allo svolgersi della route è necessario informarsi sull’accessibilità, sulla possibilità di rifornirsi di cibo e di acqua, munirsi di una carta dettagliata e osservare norme, divieti e regolamenti in merito alla fruizione dei siti. Circa la presenza di acqua è utile consultare la mappa  https://www.laltroaspromonte.it/cartografia/mappe/#sorgenti-aspromonte
I Gruppi scout reggini, se contattati in tempo, sono disponibili a fornire supporto.
Oltre alle info fornite di seguito, potete avere gratuitamente le tracce in formato gpx, kml, shp e le carte del percorso facendone richiesta tramite https://www.laltroaspromonte.it/contatti/
Cartografia dettagliata, descrizione (testo e foto) delle tappe sono al link https://www.laltroaspromonte.it/storie/route-scout-in-aspromonte/
Ringraziamo quanti vorranno segnalarci eventuali variazioni o inesattezze.
Buona strada.

La ruote prevede 4 tappe fattibili ognuna in giornata. Considerando il viaggio sono necessari 5 o 6 giorni, secondo gli orari dei trasporti e la località di provenienza.
Il percorso è ad anello, con partenza e ritorno a Gambarie (raggiungibile con autobus da Reggio Calabria o anche dalla base scout Aspromonte). La segnaletica di alcuni sentieri, con segnavia rosso-bianco-rosso e cartelli, è a cura del Parco Nazionale dell’Aspromonte. Sulla cartografia vengono indicati in rosso i tratti su asfalto. Di questi tratti alcuni sono obbligatori, altri sono alternativi ai sentieri.
Volutamente non vengono indicati i tempi dato che, per gli scout, sono estremamente variabili in base ad allenamento, peso dello zaino, necessità di soste per attività varie, ecc. Sono però specificati km e dislivelli.
Nel caso si voglia abbreviare il percorso di una tappa lo si può fare dai Piani di Carmelia salendo col sentiero 102 al Montalto senza passare da Polsi.

Per informazioni: Autolinee http://www.atam.rc.it/
Base scout Aspromonte http://www.masci-rc4.it/baseaspromonte/
Parco Nazionale Aspromonte http://www.parconazionaleaspromonte.it
Sull’Aspromonte in generale https://www.laltroaspromonte.it/

 

PRIMA TAPPA

Gambarie 1304 m (Santo Stefano in Aspromonte) – piani di Carmelia 1305 m (Delianuova)
Tappa che si svolge sempre dentro i boschi e attraversa diversi corsi d’acqua. Nonostante sia segnata porre attenzione al percorso. Nel primo tratto è possibile alternativa su strada.
Lunghezza: 16 km circa
Difficoltà: E
Segnaletica: la tappa corrisponde ad un tratto del Sentiero del Brigante (numero 100 e alcune volte sigla SB)
Quote: minima 1247 m., massima 1425 m.
Dislivelli: circa 230 m salita, altrettanti in discesa
Punti d’acqua: Gambarie, fontana del Monaco (coordinate 38.19215, 15.87358), piani di Carmelia
Approvvigionamenti: Gambarie. Vicino alle fontane di Carmelia si trova il Bar-Ristoro “Il Cavallino” 3207950361 e a due km il Rifugio “il Biancospino” 329 628 3539
Descrizione: il percorso su strada (più breve di circa 1 km) segue la SP3 sino al laghetto di Rumia. Portarsi al lato est del lago e procedendo in direzione nord-est e dopo i Piani Quarti aggancerete i segnavia del sentiero 100.
Volendo intraprendere il sentiero 100 sin da Gambarie troverete un tabellone riepilogativo e l’inizio dei segnavia nel bosco di Terreni Rossi, poco dopo il piazzale ANAS. Giunti al torrente Saltolavecchia lo si guada e si imbocca una stradina nella faggeta che giunge presso il lago. Dai Piani Quarti diversi saranno i ruscelli che si incontreranno. Il sentiero cammina poco a monte di una stradina e alcune volte la intercetta. Poco avanti la fontana del Monaco si sbocca in uno spiazzo dove si diparte una pista di esbosco che scende ripidamente al ponte dell’Albara. Ma il sentiero 100 scende al Passo delle Due Fiumare ove esiste un’opera di presa per una centrale idroelettrica. Qui, oltre al guado, bisogna porre attenzione a riprendere i segnavia sul versante opposto della valle. Raggiunta una pista sterrata si prosegue sino al piano di Melia, poi un tratto nella vegetazione fitta e altra radura. In breve, si guadagna la stradina asfaltata che conduce alle fontane dei Piani di Carmelia, presso la chiesetta della Madonna della Salute.

 

SECONDA TAPPA

Piani di Carmelia 1305 m (Delianuova) – Santuario di Polsi 862 m (San Luca)
Percorso su sentiero, stradina asfaltata e infine pista sterrata ripida. Polsi è il centro della religiosità popolare dell’Aspromonte.
Lunghezza: 13 km circa
Difficoltà: EE
Segnaletica: nel primo tratto (Carmelia-bivio monte Fistocchio) si segue il sentiero 133.
Quote: minima 862 m., massima 1457 m.
Dislivelli: circa 150 m in salita, circa 600 m in discesa
Punti d’acqua: Carmelia, Fontanelle, casello Vocale, santuario Polsi
Approvvigionamenti: qualcosa si può trovare a Polsi
Descrizione: seguite la strada asfaltata in direzione est e dopo meno di 2 km incontrerete una fontana e subito dopo una stradina sterrata a destra che entra nel bosco: seguitela. Noterete i segnavia del sentiero 133, salendo il panorama si apre da Palmi sino a Capo Vaticano. Poco avanti potrete sostare alla fontana Scarpa e alle Fontanelle. Giunti a Portella Mastrangelo s’incrocia la stradina asfaltata che proviene da Montalto e prosegue per San Luca. La si segue per un breve tratto in salita sino alle pendici di Monte Fistocchio. Al bivio si prosegue a destra sulla strada asfaltata in discesa e poco avanti noterete una pista sterrata sulla destra. Imboccatela e vi condurrà al casello di Vocale. Proseguendo si raggiunge Puntone la Croce, eccezionale punto panoramico sul versante orientale del massiccio ed in particolare sulla vallata del Bonamico con Polsi. Sulla sinistra un sentiero conduce a un rifugio realizzato dagli operai forestali. Da Puntone la Croce inizia la ripida discesa su Polsi, s’incrociano tra loro tratti dell’antico sentiero e della dissestata pista. Raggiunta una pista (che proviene da San Luca) si devia a destra per Polsi, si supera il Torrente Sedia sul quale incombe la frana di S. Francesco e si giunge al santuario.

 

TERZA TAPPA

Santuario di Polsi 862 m (San Luca) – Montalto 1956 m (San Luca)
La tappa è impegnativa per dislivello (circa 1.000 m. di salita). La si può affrontare seguendo l’antico sentiero seguito dai pellegrini o, con un tragitto più lungo, dalla strada asfaltata che passa dal casello di Cano.
Quote: minima 862 m., massima 1956 m.
Dislivelli: 1094 m salita
Sentiero diretto.
Lunghezza: 7,2 km.
Difficoltà: EE
Segnaletica: la tappa corrisponde a un tratto del Sentiero Italia col numero 103.
Punti d’acqua: Polsi, pantano di Montalto
Approvvigionamenti: nessuno
Descrizione: la via Crucis, tra castagni monumentali, attacca la salita. Giunti al termine, una scaletta consente di uscire dalla recinzione. Il sentiero, in alcuni tratti eroso, sale tra le felci. Esemplari isolati di querce offrono un po’ di ombra, si lascia a destra la frana di San Francesco e a sinistra il vallone della Madonna. Iniziano i pini larici e poi i faggi sino a raggiungere il Piano dei Riggitani. Attraversata la radura ecco un breve tratto di pista e poi il sentiero che riprende ripido. Il bosco si alterna a tratti aperti con tracce di terrazzamenti dove anticamente si coltivavano cereali (loc. Gianni Iettu, nell’IGM Portella Giovannetto). Infine, si accede alla strada asfaltata. Il sentiero proseguirebbe tagliando alcuni tornanti della strada e salendo al Montalto dal versante nord-est. Conviene invece seguire la strada che in circa 1.5 km giunge alla base del Montalto dal versante nord, dove inizia il sentiero più battuto. Inoltre, prima di salire in cima, potreste avere necessità di rifornirvi d’acqua e lo si può fare al pantano di Montalto che è nei pressi. Si prosegue lungo la strada e poco oltre (loc. Putichej) si incrocia un’altra strada. Nel bordo meridionale della strada vi è un’apertura nella staccionata di legno: entrate nella faggeta e seguite il sentiero che scende per tornanti fino a confluire in una stradina sterrata. Una prima fontana si trova subito sulla stradina e un’altra poco avanti verso sinistra.
A Montalto, seguendo il sentiero delimitato da una staccionata in legno e segnavia bianco-rosso, si sale in circa 20 minuti. La statua del Redentore vi accoglie e dalla vetta, la più elevata dell’Aspromonte, potete ammirare un ampio panorama sullo Ionio e sul Tirreno. Con l’ausilio di una rosa dei venti potrete individuare le cime più importanti del massiccio e, con buona visibilità, le Serre, l’Etna e le isole Eolie. Alle spalle della statua i segnavia portano ad una valletta riparata e poi a un altro punto panoramico.
Strada.
Lunghezza: 15 km circa
Difficoltà: E
Punti d’acqua: Polsi, fontana Malonome, pantano di Montalto
Descrizione: a metà del tragitto si incontra un grande spiazzo col casello di Cano. Circa 1 km prima la fontana del Malonome.

 

QUARTA TAPPA

Montalto 1956 m (San Luca) – Gambarie 1304 m (Santo Stefano in Aspromonte)
Tragitto per un tratto su strada e poi diversi sono i sentieri che scendono a Gambarie, consigliamo il 112. Itinerario più diretto è quello lungo le piste da sci.
Lunghezza: 12 km circa
Difficoltà: E
Segnaletica: sentiero 112
Quote: massima 1956 m., minima 1304 m.
Dislivelli: 652 m discesa
Punti d’acqua: Pantano di Montalto, Gambarie
Approvvigionamenti: Gambarie
Descrizione: dalla base di Montalto seguire la stradina asfaltata per 2 km sino a Materazzelli (pianoro con rudere sulla sinistra) e per altri 5 km sino a Nardello (stradina a sinistra che termina ai resti dell’ex base USAF). Poco avanti della deviazione per l’ex base si lascia la strada per una pista a destra. Qui il sentiero 112 scende a Gambarie aggirando monte Basilicò. Seguendo invece ancora la pista verso destra, dopo una costruzione, si accede alle piste da sci che scendono su Gambarie.